IL NOSTRO BACINO IN GRAVIDANZA

Il bacino è il fulcro del nostro corpo. Il luogo in cui risiede il baricentro, il luogo dove si concentrano le emozioni per molti, è il luogo della sazietà, ma anche dell’amore e della vita.
Ed è proprio di questa vita che vorrei parlarvi.

Cosa succede al nostro corpo e in particolare al nostro bacino, quando si predispone per affrontare le 9 lune che portano vita nuova?

Durante la gravidanza il nostro corpo si riempie di ormoni (estrogeni, progesterone, gonadotropina corionica): inizialmente, poiche l’embrione viene considerato “corpo estraneo”, il corpo cerca di combatterlo attraverso piccole contrazioni uterine.
I suddetti ormoni, servono a far rilassare la muscolatura liscia dell’utero, ma allo stesso tempo agiranno anche su altri organi anatomicamente simili, provocando debolezza, sonno, nausea, vomito.
Non da meno, è la relaxina, che va ad inbibire i tessuti, le ossa i muscoli e i tendini creando un allentamento di queste strutture, volto al “fare spazio”.

In particolare vorrei porre la vostra attenzione sul bacino. È un osso simile ad un imbuto e nella sua parte anteriore non è saldato ma è chiuso da una parte cartilaginea chiamata sinfisi pubica. Lì si concentra la maggior quantità di relaxina, e in parte andrà a coinvolgere pure la zona lombare e le anche.

Nel corso delle 9 lune, la crescita dell’utero fa sì che gli organi addominali vengano spinti verso l’alto, cambiando il nostro modo di respirare: paradossalmente, il diaframma, tenderà ad appiattirsi, la respirazione diventerà più frontale (fattore di rischio per diastasi) e richiederà l’intervento dei muscoli accessori.
Con l’ingrossamento dell’utero c’è anche un grosso cambiamento posturale, e uno spostamento del baricentro (altro fattore di riachio per diastasi): il sacro ed il bacino sono i primi a cercare un nuovo adattamento; si avrà un sacro posto verso l’anteriorità, le creste iliache andranno verso la extrarotazione ed il pube stesso comincia ad acquistare una maggiore mobilità e maggiore elasticità a livello della sinfisi (grazie alla relaxina di cui sopra).

A livello posteriore si accentua la lordosi (altro fattore di rischio per diastasi) che avrà un aumento proporzionale al periodo gravidico.

È molto utile in questo periodo contattare una ostetrica esperta per effettuare un lavoro corporeo che vi aiuti ad adeguarvi ai cambiamenti fisici, riducendo al minimo il danno. In caso di dolori osteo/muscolari può essere importante anche l’intervento di un osteopata.

Articolo a cura dell’ostetrica Roberta Nonni (Specializzata nella Rieducazione del Pavimento pelvico)

Give a Reply