La storia di Letizia

Al primo complemese dalla mia RINASCITA ho deciso d scrivere la mia storia.

Nel lontano maggio 2009 dopo la nascita del mio primo bimbo, dopo 40 giorni, al primo controllo, il mio ginecologo mi diagnosticò una piccola ernia dovuta al parto cesareo. Qualche mese mi parlò di un cedimento della parete addominale (molto sul vago). Io, concentrata sulla mia famiglia ed in particolare sul mio piccolo non diedi molto peso alla cosa, anche perché alla domanda: “Dottore cosa dovrei fare?”
Mi sentii rispondere: “Signora se non ha problemi con l’ernia (dolore) non la tocchi, lasci tutto com’è, tante ci convivono”.
Andando avanti con i mesi la mia pancia era sempre molto evidente e  mi rendeva sempre più imbarazzata.
Ma proprio a me doveva succedere…!!!!!

Decisi di stare attenta con l’alimentazione.Con molto sacrificio riuscii a scendere di peso, ma,senza fare sport per via dell’ernia e dei forti dolori alla schiena.
Il disagio continuava, avevo la pancia migliorata ma di poco, il reflusso addirittura peggiorato e a portata d mano sempre con me Gaviscon.
Il periodo estivo, che a me faceva impazzire perché amo il caldo, il mare e la piscina, era solo un lontano ricordo.
Solo per il mio Piccolo riuscivo a mettermi in costume per portarlo al mare, ma solo ed esclusivamente in posti poco affollati e poco conosciuti.
Nel frattempo pensavo ad una seconda gravidanza.

Così fu!
Contenta per l’arrivo di un altro bimbo, iniziai a vestirmi con molta più disinvoltura, tanto ero incinta!!
Da subito la mia pancia sembrava al quinto/sesto mese di gravidanza e anche questa volta all’ottavo mese sembrava esplodesse.
A trentasette settimane partorisco, secondo cesareo (programmato), tutto bene, gioia immensa, allattamento alla grande proprio come il primo, ma…
I dolori alla schiena erano indescrivibili.
Passavano i mesi, iniziai a documentarmi un po di più, non era una cosa normale, non avevo una pancia normale!
Una seconda ecografia conferma un vero e proprio distaccamento dei retti addominali ed ernia ombelicale.
Consigliata da un chirurgo faccio il piccolo intervento di ernia. Parlando anche della diastasi mi illustro’ la situazione, dicendomi  che se volevo operarmi a Latina erano ****** €,se invece decidevo per Roma il costo andava a finire sui ***** €.
Due mesi dopo avevo di nuovo l’ernia, tutto inutile, l’ecografista mi spiega che avendo una parete addominale debole, era normale.

 

RECIDIVA!

Arrabbiatissima torno dal chirurgo, con una prova scritta, ma niente da fare, nega l’evidenza, da non credere!!
Andiamo avanti con dolori alla schiena sempre più forti, incontinenza, pancia, stomaco ed ernia sempre più evidenti.
Quest’ultima come veniva sfiorata mi faceva vedere le stelle.
L’anno scorso in Toscana, al mio paese natale, parlando con due amiche, venne fuori il discorso diastasi, proprio una d loro aveva fatto questo intervento.
Decido così anch’io di prenderlo finalmente in considerazione.
Tornata a casa, la tata del nido del mio piccolo, mi parla di un post che aveva visto per caso sul gruppo “le mamme di Velletri”.

Inizia così la mia ricerca.

Mi si APRE UN MONDO TROVANDO ELENA DIASTASI….

Mi iscrivo, inizio a leggere, a capire di che cosa si tratta nello specifico. Eravamo veramente in tante!
Alla voce chirurghi Regione Lazio ne trovo che operano con il servizio sanitario nazionale. Ormai ero decisa, le liste più o meno lunghe mi portano ad un dottore di nome Andrea Liverani, Primario di chirurgia generale al Regina Apostolorum di Albano Laziale.
Ne parlo anche con un infermiere amico di famiglia che lavora in quella struttura, proprio lui mi dice che è un Grande Dottore!
Incoraggiata anche dalla mia famiglia, prendo subito appuntamento tramite cup per una visita privata. L’’8 novembre vado a studio, MI PIACE, conferma diastasi di 6 cm con laparocele, mi mette subito in lista.
Torno da lui una seconda volta, mi tranquillizza ancora, spiega tutto l’intervento facendomi addirittura un disegnino su carta.
Arriva la chiamata! Finalmente RINASCERO’ anch’io!!
Ricovero il 23 gennaio 2019, intervento il 25.
Paura, gioia, preoccupazione… che dire, un mix di emozioni.
In quell’Ospedale vengo accolta dal personale con tutti i dovuti riguardi, due infermiere in particolare, Monica e Michela, carinissime, come se mi conoscessero da sempre.
La mattina del 25 son la prima, mi preparo, mi portano nella sala pre-operatoria, anche lì tutti molto cordiali.
Qualche domanda e casco in un sonno profondo, per poi risvegliarmi sempre lì, al solito posto con un infermiere dal sorriso stampato, anch’egli cordiale e carino.
Portata in stanza non riuscivo a credere ai miei occhi!!
Tutto proprio come avevo visto sulle foto del gruppo, i miei due drenaggi, la famosa fascia già ben messa e l’infermiera Monica, come un angelo custode che mi sussurra che tutto è andato benissimo e che posso stare veramente tranquilla.
Ad un mese dall’intervento posso solo dirvi che ancora non riesco a crederci.
Il post è un pò lungo, ci sono alti e bassi, come è giusto che ci siano. Poi ognuna di noi è un soggetto a se, ma il consiglio è di crederci.

Tutto questo è stato e sarà possibile grazie a DIASTASI DONNA ODV.

Sono contentissima di aver conosciuto questo gruppo, è veramente qualcosa di GRANDE, come la persona che l’ha fondato.

Non mi stancherò mai di dire GRAZIE ancora Elena.

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