Diastasi dei muscoli retti.
Gli addominali giocano un ruolo importante nei vari tempi della gravidanza. La gestazione, il Parto ed il post-parto sono momenti delicati per i muscoli retti addominali.
Durante la gestazione l’addominale si distende e di conseguenza il muscolo retto si diastasa fisiologicamente qualche cm al di sopra del pube.
Al terzo trimestre di gravidanza il retto addominale si sarà diastasato di circa 15 cm.
Questo perchè si deve creare spazio per il feto.
Durante la gestazione ci sono della difficoltà da affrontare, come ad esempio la statica, una respirazione corretta, una pressione addominale minima, nonchè rafforzare i muscoli trasversali e durante le attività quotidiane avere cura e mobilizzare il bacino senza contrarre il retto
addominale, stirandosi. Oltre che rinforzare i trasversali bassi.
Bisogna evitare episodi di stipsi e apprendere una spinta defecatoria corretta, in pratica eseguire esercizi utili nei gesti quotidiani:
basculamento corretto del bacino e autoallungamento.
Inoltre importanti sono le sospensioni e alzarsi senza muovere il bacino.
Se durante la gestazione si avverte una sensazione di peso a livello del basso ventre, di dolori alla schiena o a livello del pube, si può utilizzare una speciale cintura, che non è una guaina, poichè il muscolo traverso lavora in sinergia con i profondi della schiena consentendo una postura eretta.
Il parto
La preparazione al parto è un elemento fondamentale e le donne che lo affrontano con preparazione e sicurezza hanno meno probabilità di avere parti complicati, sopratutto nella fase espulsiva, così da impedire l’utilizzo della manovra di Kristeller.
Molto importante è apprendere una buona spinta: si inspira, si blocca la respirazione e si spinge con il diaframma verso il basso.
In questo modo si sollecita il retto addominale e non si permette al trasverso di giocare il proprio ruolo di spinta ed espulsione.
Detta spinta, che si fa gonfiando la pancia, dà la sensazione di far saltare la cintura.
Essa blocca il perineo e aumenta le resistenze, tanto da creare una forza sui legamenti dell’utero pari a 20 kg, creando un danno ai legamenti, ai muscoli Perineali, e il bimbo non scivola ma viene proiettato contro il perineo.
Dobbiamo allora attuare un spinta fisiologica, realizzando uno stiramento posteriore che permette ai trasversali di contrarsi in espirazione.
Dopo la nascita l’utero si riduce trovandosi rapidamente al di sotto dell’ombelico.
Occorrono però 6 settimane affinchè i 15 cm di allungamento dei retti si riassorbano e l’utero ritrovi il suo volume, consentendo ai retti addominali di riavvicinarsi ed ai fianchi d rimodellarsi.
Tutto questo a condizione che la donna rispetti un riposo ed allatti da seduta, non tenendo la posizione eretta per troppo tempo.
Importante è imparare la falsa inspirazione toracica perchè aiuta il processo di recupero della muscolatura addominale del pavimento pelvico e del sistema di sospensione.
A tre settimane dal parto è bene cominciare il rinforzo degli obliqui, a quattro quello dei retti, La ginnastica ipopressiva nasce specificatamente per le problematiche legate al pavimento pelvico. Essa consta di una serie di esercizi posturali statici secondo cronologia, ripetuti ritmicamente, che permettono l’integrazione e la memorizzazione di messaggi propriocettivi sensitivi e sensoriali ed una situazione posturale particolare.
Quando fare la ginnastica ipopressiva? Il periodo del post-parto deve essere suddiviso in tre momenti per un periodo complessivo di 8 mesi: il primo periodo è costituito dalla prima settimana; il secondo periodo o fase congiuntiva dalla seconda alla ottava/sedicesima settimana; il terzo periodo o fase muscolare va dal quarto all’ottavo mese.
Riassumendo possiamo dire che gli aspetti importanti per una buona prevenzione sono:
fare spazio al bimbo nella giusta misura e rispettare i tempi di recupero in tutte le fasi del post-parto.
Le donne devono imparare a guarire e a far si che tutte le ferite guariscano, sia quelle interne che quelle esterne, nonchè affidarsi ad operatori con le giuste conoscenze, ricordandosi che, come dice J. Weideman, “Il parto deve essere il tuo più grande successo,non la tua più grande paura”.
Dott.ssa Rosa Bochicchio
Ostetrica e consulente sessuologa